I (Ponti Termici): gli obblighi e le possibili soluzioni - Magazine Morabito Immobiliare

I Ponti Termici: gli obblighi e le possibili soluzioni

Marzo 01, 2020 Di ,
Ad oggi, il progettista deve rispettare gli obblighi di Legge applicando, per quanto possibile, le opportune metodologie di calcolo legate alle prestazioni energetiche edili.



A cura dell' Ing. Alessandro Negrini

Gli obblighi garantiscono che le nuove costruzioni:

- siano esenti dal rischio di proliferazione di muffe, micro-organismi e condensa interstiziale;

- siano realizzate nell'intento di minimizzare l'insorgenza di possibili ponti termici;

- comportino un sempre minore impatto energetico, con positive ricadute sulla qualità della vita individuale nonché sulla sostenibilità ambientale complessiva.

L'obbligo di certificazione energetica all'atto della compravendita di un immobile, dunque, si ispira alla medesima ottica cautelativa, nell'intento di informare - e, se possibile, tutelare - le parti coinvolte, indirizzandole verso una scelta consapevole degli interventi da programmare per il miglioramento della propria esperienza abitativa.

Le norme attuali prevedono di eseguire verifiche che sono sostanzialmente basate sulla temperatura superficiale e l'umidità degli ambienti in analisi, appurando:

- se la temperatura interna scenda mai, anche sporadicamente, al di sotto del punto di rugiada;

- se esistano fenomeni di condensazione dell'umidità, con deposito d'acqua;

- se esistano condizioni micro-climatiche favorevoli all'efflorescenza di muffe (es. un tasso di umidità pari o superiore all'80%).

In termini generali, come si accennava in precedenza, nel momento in cui la struttura è destinata ad un uso lavorativo, anche occasionale e/o a titolo non oneroso, le disposizioni di Legge in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori si aggiungono al novero degli obblighi contemplati, andando a coinvolgere sia il proprietario che il Datore di Lavoro (quando le due figure non coincidano).

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Le possibili soluzioni

Benché la buona progettazione sotto il profilo energetico sia un vincolo importante e un requisito atteso per ogni immobile, è pur vero che il mercato ci pone davanti ad opportunità diverse, spesso condizionate da fattori di necessità e di natura economica.

Se si considera che oltre il 58% degli immobili in Italia è stato realizzato prima del 1977, anno in cui sono entrate in vigore le prime disposizioni in materia di efficienza energetica, se ne deduce che esistono quasi 18.5 milioni di strutture sul territorio nazionale che possono presentare problemi simili (o identici) a quelli sin ora descritti: problemi che - tuttavia - possono essere risolti (o mitigati) mediante diversi approcci, necessariamente studiati e pianificati con l'aiuto di specialisti esperti.
Fra le tante possibilità, ricordiamo che:

- il taglio termico, ossia la separazione fisica degli elementi che costituiscono il ponte termico e l'inserimento tra loro di idonei materiali isolanti, è la soluzione solitamente più efficace (e costosa), da tempo standardizzata anche nella produzione di porte, serramenti e soglie;

- l'installazione di un cappotto termico esterno all'edificio mira a minimizzare le dispersioni complessive, che saranno però concentrate in corrispondenza degli ancoraggi e/o degli spazi tra modulo e modulo, ove non siano perfettamente serrati (by-pass termico); questa soluzione, ovviamente, non influenza le problematiche legate alla presenza di aggetti, balconi e davanzali passanti;
 
- l'insufflazione, per contro, prevede il riempimento con isolanti termici dei muri a cassa vuota e/o delle intercapedini: questa soluzione, tuttavia, non è sempre applicabile (es. come nel caso di travi o pilastri a filo-muro);

- le pitture ad effetto termico sono prodotti che riescono a uniformare la temperatura sulle pareti, riducendo la possibilità di formazione di condensa sulle superfici interne degli ambienti più umidi: in alcuni casi, costituiscono un valido strumento in fase di risanamento, ma non arrivano mai a sostituire una buona coibentazione di base;

- il cappotto interno è una delle ultime opzioni solitamente prese in considerazione, sia per il minor rendimento termico rispetto ad altri approcci (non è infatti esclusa la formazione di condensa tra pannelli e muratura), sia per la necessaria perdita di spazio abitabile.


Conclusioni

Come abbiamo visto, i ponti termici costituiscono una criticità tipicamente legata alla qualità di un immobile, sia dal punto di vista della progettazione originaria, che della manutenzione. Umidità e presenza di muffa possono essere degli utili campanelli d'allarme nel momento in cui desideriamo orientarci nelle nostre scelte (es. compravendita, affitto ecc.), ma è sempre necessario - in ultima analisi - far riferimento a figure professionali qualificate, in grado di analizzare la situazione in modo oggettivo e consigliare il migliore approccio, anche alla luce delle risorse disponibili.

BIBLIOGRAFIA

- D.Lgs. 26 giugno 2015, "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici";
- Lanzoni, D., "Il quadro normativo nel settore della termografia", 2011;
- UNI EN ISO 10211, "Ponti termici in edilizia. Flussi termici e temperature superficiali";
- UNI/TE 11300-1/4, "Prestazioni energetiche degli edifici";
- UNI EN 13187, "Prestazione termica degli edifici - Rivelazione qualitativa delle irregolarità termiche negli involucri edilizi - Metodo all'infrarosso";
- UNI EN ISO 14683, "Ponti termici nelle costruzioni edili. Trasmittanza termica lineare".

© MORABITO IMMOBILIARE. RIPRODUZIONE RISERVATA

Marzo 2020
Letto 3326 volte Ultima modifica Sabato, 29 Febbraio 2020 22:11
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Editoriale

N.6 / SUMMER EDITION 2021

 

CARI LETTORI, 

PER L’ESTATE APPENA ARRIVATA abbiamo progettato un nuovo numero più ricco di interviste e di news. La nostra SUMMER EDITION apre con un’analisi del quartiere che ruota intorno a SAN SIRO, con lo Stadio e l’Ippodromo oggetto di grossi cambiamenti. Le mete fuori città sono MENAGGIO e le CINQUE TERRE, due località per un’estate slow. Tre le INTERVISTE: all’ARCHITETTO MASSIMO BRAMBILLA che svela la filosofia dei suoi progetti, a MASSIMO SEMOLA, architetto paesaggista che consiglia come organizzare il verde a seconda delle situazioni, e al costruttore ANDREA ALLEGRI, che spiega i nuovi fondamentali criteri dell’edificare rispettando la l’ambiente e la salute. E poi, i segreti dell’HOME STAGING, che valorizza con gusto e creatività un’abitazione, i nuovi CONDIZIONATORI ECOSOSTENIBILI, le CHAISE LONGUE in metallo e altro ancora… 

 

BUONA LETTURA E BUONA ESTATE

Francesco Morabito

 

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Hanno collaborato: Michela Arosio, Massimo Brambilla, Anastasia Bellegoni, Elisabetta Romanò, Federico Sella.

Segreteria di Redazione: Fabiola Arienti

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