Lavorare da remoto: un modo nuovo che tantissimi hanno sperimentato negli ultimi due mesi e che continuerà, magari a fasi alterne, per altri mesi. È fondamentale, quindi, avere un angolo dedicato in casa, stabile e funzionale: sarà il nostro nuovo “home office”
Fino a un paio di mesi fa lavorare da casa era un privilegio per pochi, ma in espansione viste le scelte di tante aziende di risparmiare sugli spazi, creando scrivanie e stanze da prenotare a rotazione e solo in caso di necessità o di confronto con il proprio gruppo di lavoro.
Il termine “home office” ha fatto capolino anche sui magazine a grande diffusione già da un paio di anni, ma mai come ora è di grande attualità, vista la necessità, per non dire l'obbligo, di allestire uno spazio-lavoro a casa propria.
E chi nell'ultimo periodo si è trovato in questa situazione ha preso le misure, mentali e reali, sulle potenzialità di questo o di quell'angolo di casa da razionalizzare, trasformare, ridisegnare con una scrivania, un computer, una piccola cassettiera. E molto spesso, la riscoperta di zone private da riconvertire in un nostro spazio solitamente all'esterno è stata una scoperta piacevole, vissuta come un privilegio nonostante il momento complicato. E, perché no?, da riconsiderare in un immediato futuro.
Lo spazio necessario è relativamente poco, e la modularità degli arredi che sono prodotti per questo scopo è infinita per stile, misure, soluzioni e costi.


Partendo dai vari ambienti, se le dimensioni del soggiorno lo consentono, e se è presente una grande libreria a parete, si può creare un piano di lavoro liberando e modulando l'altezza delle mensole: in 150 cm di larghezza e 60 cm di profondità ci staranno comodamente il computer, una lampada, le carte e persino una mini stampante.
Una sedia ergonomica completerà l'organizzazione.
Lo stesso schema si può replicare in camera da letto, magari decentrando il cassettone e occupando un lato della parete, con un piano di dimensioni inferiori e lasciando la stampante in un'altra stanza. Oppure si può allestire un piccolo ufficio a scomparsa all'interno dell'armadio: molte aziende propongono soluzioni di questo tipo a costi accettabili, prevedendo anche lo spazio per il passaggio dei cavi e della presa elettrica.
Insomma, il locale più importante e avvolgente della casa diventa multitasking e ci saprà accogliere anche durante il giorno.
Se gli spazi sono complessivamente meno ampi, l'ipotesi è di utilizzare l'ingresso, organizzandolo con un contenitore attrezzato a parete che, una volta aperto, rivela piano ribaltabile a scomparsa, mensola con lampada da tavolo e tutto lo stretto necessario per lavorare. Si apre solo quando serve e non ingombra.
Anche un disimpegno tra la cucina e il living, se arredato con una composizione modulare che ospita i servizi da tavola, può avere una parte con un piano a scomparsa da utilizzare come scrivania. Oppure un corridoio largo, con una libreria dove sono stipati i libri di casa: dopo un bel ripulisti di volumi da regalare a una biblioteca, un paio di ripiani si trasformeranno in un gradevole angolo studio.
Online si possono sfogliare i cataloghi delle aziende che propongono le diverse soluzioni, e appena sarà possibile potremo andare a verificare dal vivo quello che è meglio per l'angolo studio di casa nostra. Magari facendoci accompagnare e coinvolgendo in questa operazione tutta la famiglia che ci ha aiutato a continuare a lavorare serenamente da casa in questi ultimi mesi.