
Da architetto a Real Estate Manager / Valorizzatore Immobiliare: Rosella De Gaudenzi ci racconta questa nuova figura di supporto agli Agenti Immobiliari
Architetto, laureata al Politecnico di Milano, avrebbe in realtà voluto frequentare la Bocconi per approfondire e trasformare in una professione i suoi skill orientati al commerciale. Cosa che in realtà poi ha fatto, inventando una nuova figura professionale che nel corso degli ultimi dieci anni è diventata fondamentale per il settore immobiliare. Ci facciamo raccontare da lei le motivazioni di questa scelta e come si è sviluppata nel corso degli anni.
Qual è stato il suo percorso professionale?
Subito dopo la laurea ho iniziato a lavorare nei gruppi di General Contractor e negli Studi di Architettura con incarichi di Progettazione, ma con obiettivi e budget di spesa ben precisi. Poi, con la crisi del 2008, ho deciso di approfondire le mie conoscenze sul mondo dell’immobiliare: ho frequentato il corso per Agenti di Affari in Mediazione e ho capito che in questo settore la figura dell’architetto sarebbe diventata fondamentale, affiancandosi a quella del broker.
Personalizzazioni: il corridoio stile Jap

Il valore di un immobile è determinato da tante variabili, tra cui la sua valorizzazione: l’intervento del progettista, cioè dell’architetto, prima di determinarne la quotazione è fondamentale. Se c’è la possibilità e ne vale la pena, è sempre meglio mettere in vendita una casa ristrutturata negli impianti e nel layout (e quindi attribuirle un valore aggiunto), oltre che trasparente nelle certificazioni ormai necessarie e obbligatorie.
Prima di determinare il valore dell’immobile, broker e architetto collaborano nel redigere la due diligence, cioè l’analisi di tutti gli aspetti tecnici, di location, dei servizi, di estetica non solo della casa in oggetto, ma di tutto l’edificio. Quindi si producono le certificazioni necessarie e si concordano con il proprietario gli eventuali interventi. Alla fine di questo procedimento il broker è in grado di fare una valutazione a 360° e di determinare il prezzo della proprietà da vendere o locare.
Una quinta scenografica fa da spalliera al letto e cela la cabina armadio. In basso, la parete a specchio che sfonda lo spazio è un contenitore.

Personalizzazioni: la cucina design a vista sul living.

Nasce dalla cultura anglosassone, dove l’esigenza di unire queste due funzioni è dipesa dalla necessità di gestire al meglio le Family Property, le grandi proprietà immobiliari delle famiglie anglosassoni, che hanno sempre affidato a un pool di professionisti che lavorano in sinergia la gestione dei loro immobili. Con ottimi risultati.
Personalizzazioni: la camera con scala aerea.


Negli ultimi dieci anni questo modo di lavorare è aumentato in maniera esponenziale e anche il mondo accademico ha capito l’importanza di questa nuova funzione dell’architetto, al punto di introdurre nella facoltà di Architettura il corso di studi in Gestione del Patrimonio Immobiliare, corso che in Bocconi e nelle facoltà di Economia è sempre esistito. Anche il progettista deve avere una formazione fortemente commerciale per poter gestire un patrimonio immobiliare…
Rosella De Gaudenzi - RDG Project Concept RE, con base a Londra e a Milano, collabora con Immobiliare Morabito.
La valutazione dell'immobile è più coretta se broker e architetto lavorano insieme
