Spazio e luce: obiettivo raggiunto. A Milano, in un contesto dei primi del Novecento, un'abitazione/loft su due piani offre ambienti ampi e luminosi, nati da una ristrutturazione contemporanea che ha sfruttato sapientemente i volumi originali. Una terrazza completà l'unità abitativa e, nelle stagioni più tiepide, diventa un living en plein air



Il cuore della metropoli non è lontano, e a pochi passi il verde disegna uno dei parchi più noti di Milano, quello che ospita la Palazzina Liberty, un edificio storico divenuto ora sala per concerti. Il tessuto urbano circostante è quello caratteristico di una città da sempre operosa, in cui è inserito il palazzo d'epoca, dai dettagli architettonici di prestigo, con la facciata decorata da fregi: alle sue spalle si apre un ampio cortile che un tempo ospitava scuderie e laboratori di artigiani. Nel corso del tempo, alcuni di questi edifici bassi e dal sapore industriale hanno mantenuto la loro funzione, mentre le scuderie sono state riconvertite in abitazioni.


Ed è proprio in uno di questi spazi che è stato organizzato l'appartamento su due piani, che alterna un open space e stanze private, piacevolmente legati da un fil rouge: l'originalità coniugata al comfort.
L'ingresso è dal cortile e, dopo una breve scala, ecco il living che accoglie gli ospiti con tanta luce e soluzioni architettoniche particolari, messe in evidenza dai colori chiari usati per le pareti, il soffitto e il pavimento. Quello che si apre agli occhi dei visitatori è un volume quadrato inondato di luce, grazie a un doppio soffitto interrotto nella parte superiore da una scenografica cornice in vetro che corre lungo tutto il perimetro, e in quella inferiore da tagli geometrici che catturano qualunque bagliore naturale. Un gioco di colonne arrotondate fa da sostegno, da elemento decorativo e da prologo alla cucina.


La cucina, aperta sulla zona conversazione, è un inno alla fantasia: caratterizzata da un rivestimento in pietre colorate posate come un mosaico, evoca il fondo del mare con elementi in 3D che danno movimento e profondità. Sono le stesse pietre, ma scelte nei toni neutri e naturali, quelle riproposte per il maestoso e insolito camino della zona conversazione, un pezzo artistico completo e funzionante che crea subito un'atmosfera friendly. A lato dei divani, una zona ospiti creata da una tenda scorrevole a sipario (da chiudere quando necessario) offre comunque un angolo di relax in più.



Il tavolo da pranzo di dimensioni ampie invita al convivio, mentre subito accanto una porta a vetri si apre sul disimpegno che conduce al bagno, alla camera da letto padronale e alla cabina armadio soppalcata: una comfort zone di assoluta privacy. In questa stanza, da notare, su una parete che corrisponde alla facciata della palazzina, le antiche prese d'aria a forma di croce (chiuse ora all'interno da ante a vetri): erano necessarie per aerare stalle, cavalli e fieno. Da qui, una comoda scala porta all'ampia terrazza, un soggiorno outdoor circondato da pareti con tettoie su cui crescono piante rampicanti, e da un grillage avvolto da arbusti sempreverdi. Una inaspettata vasca con idromassaggio completa questo spazio: il benessere è anche qui in primo piano.
Sembrerebbe un insieme già sufficiente così, ma il gioco di fantasia continua con altre due camere da letto, unite all'abitazione da un'ulteriore scala che parte dal living: le stanze dei ragazzi oggi, due minisuite indipendenti grazie a un ingresso esterno, domani.
Realizzate nel sottotetto, godono da una parte di tanta luce naturale grazie alle finestre ampliate dai lucernari, dall'altra di un'affascinante cornice d'epoca data dalle travi e dalle capriate in legno a vista del tetto originario. Entrambe dotate di sala da bagno, hanno spazi comodi, arredati con boiserie e armadi su misura che sfruttano al meglio tutto lo spazio disponibile.
Guardando fuori dalle finestre, la città sembra lontana: in primo piano, i tetti bassi delle costruzioni attigue e il cielo. In lontananza, i primi palazzi contemporanei che fanno da cornice al nuovo skyline di Milano.