
Lo studio GDG di Milano, che abbiamo conosciuto nel numero di marzo con una originale idea di progetto, ci racconta ora la propria idea di stile.
La prima domanda è forse ovvia: siete due giovani professionisti, come vi siete incontrati professionalmente e come avete sviluppato le vostre attitudini in sintonia?
L’incontro professionale è direi un classico. Abbiamo frequentato entrambi il Politecnico di Milano e avevamo diverse amicizie in comune. Quando ci siamo trovati a condividere la scrivania nello studio Giuseppe della Giusta abbiamo cominciato a osservare che avevamo la stessa determinazione, lo stesso approccio metodologico nella soluzione dei problemi progettuali, seppur con visioni e intuizioni differenti. Quando un progetto passava dalle nostre mani si cristallizzava, tutte le cose prendevano il giusto senso, la giusta collocazione, il giusto rapporto estetico e di dettaglio. Era il risultato di un’osservazione multi sfaccettata e restituita da sensibilità diverse.
Il termine Iconic rispecchia la genesi del processo decorativo o progettuale che ci appartiene. Iconic Beauty, la bellezza iconica è il riferimento, il rapporto tra gli elementi, la proporzione, la simmetria, l’ispirazione. Il saper osservare, con sguardo critico e di ricerca, quanto altri hanno saputo creare, rappresenta una metodologia di approccio al progetto imprescindibile. Riuscire a interpretare ciò che già esiste e saperlo trasformare e plasmare secondo esigenze, migliorandolo o vestendolo con i panni dei giorni nostri, è ciò che rende unico il nostro design. È per noi un approccio completamente trasversale: dal prodotto di design all’architettura, all’interior. Iconic Beauty è l’origine, Personal Design è la creazione.
L’architetto ha la responsabilità di convertire il pensiero del committente in realtà. Su molteplici livelli è possibile farlo solo attraverso una grande capacità di ascolto. Un ascolto che deve essere fortemente permeabile e recettivo. Capita raramente, nell’interior per esempio, che i committenti abbiano ben chiaro fin da subito quale sia la loro richiesta, mentre molto più frequentemente si muovono su differenti intuizioni raccolte magari dal mondo dei social o da luoghi in cui sono stati o in cui hanno soggiornato. Può anche accadere che vogliano trasmettere uno stato d’animo. È imprescindibile, quindi, non solo accogliere quanto il committente ha più a fuoco, ma anche cogliere e dare risalto a quanto per il committente non è ancora chiaro.
Rapporto tra gli elementi, proporzione, simmetria, ispirazione, una presenza soprprendente: questo è Iconic Beauty.


L’architetto ha la responsabilità di convertire il pensiero del committente in realtà.

Certamente. Il mestiere dell’architetto è di fatto una professione che ha una visione globale sulle cose. Sulle diverse scale dal masterplan al landmark design, al building, all’interior, fino al prodotto di arredo riuscire a governare le molteplici componenti e figure professionali che costituiscono il progetto è fondamentale. Il punto di osservazione è sempre complessivo e in un processo di scaling il prodotto di arredo sta all’interior come l’interior sta al building e cosi via nella determinazione sui vari livelli di un rapporto di coerenza, di un total look, che altro non è che il compito a cui viene chiamato l’architetto, quello di generare con la sua visione la bellezza di cui tutti dovremmo essere fruitori.
Un immobile durante le sue fasi di vita smuove ingenti quantità di denaro. A volte, un immobile può rappresentare un progetto di vita, altre volte un investimento economico, altre ancora un affetto da cui è difficile separarsi. Pensiamo che il successo del proprio investimento sia determinato dalla capacità di bilanciare la componente emotiva, che in ognuna di queste situazioni gioca un ruolo determinante e capace di orientare le scelte, con la dimensione razionale, oltre che da un certo grado di esperienza nel settore che può mettere al riparo da brutte sorprese. Non tutti gli appartamenti infatti sono adatti o si possono adattare a qualsiasi necessità.
Il consiglio è quello di interpellare quanto più possibile un professionista per una verifica dello stato dei luoghi, della loro manutenzione, dei propri desideri e dei propri progetti. Il modo migliore per approcciarsi con serenità a un passo importante.
Il mestiere
dell’architetto
è avere sempre
una visione
globale sulle cose
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